Cavazzo Carnico (Cjavaç in friulano) è un comune italiano di 957 abitanti in Friuli-Venezia Giulia.

Geografia fisica

Cavazzo Carnico si trova nella regione alpina della Carnia, a 280 m s.l.m. nella piana del Tagliamento, alle falde del gruppo montuoso Piçat - Piombada. Il comune conta la frazioni di, Cesclans, Mena e Somplago. Le ultime due si affacciano direttamente sul Lago di Cavazzo, il lago naturale più grande dell'intera regione.

Il lago, situato nel territorio dei comuni di Cavazzo Carnico, Bordano e Trasaghis, è di origine glaciale e si trova a 195 m s.l.m., ad una quota inferiore rispetto al fiume Tagliamento che scorre circa 3 km a est. Il lago ha una lunghezza di 2.250 metri, una larghezza variabile tra i 400 e 800 metri ed una profondità massima di circa 40 metri. La sua superficie è di 1,2 km², ridotta da 1,74 km² in seguito all'entrata in funzione della centrale idroelettrica di Somplago ed il suo perimetro, incluso il canale emissario, è di 7,6 km. Negli ultimi 50 anni, durante gli inverni rigidi, il lago non gela più in superficie a causa della continua movimentazione del livello lacustre.

Storia

Il 10 febbraio 1916 arriva la 4ª Squadriglia da ricognizione e combattimento che poi si sposta a Tolmezzo ed il 15 aprile diventa 29ª Squadriglia la quale il 26 aprile torna a Cavazzo restando fino al 21 settembre 1917. Il 2 marzo 1917 arriva la 24ª Squadriglia fino al 7 giugno tornando dal 21 luglio fino al 10 novembre, dal 16 maggio 1917 una Sezione della 83ª Squadriglia fino al 6 novembre e dal 26 maggio 1917 una Sezione della 113ª Squadriglia che al 1º settembre è presente con 3 Sezioni fino al 28 ottobre.

Durante la seconda guerra mondiale fu occupato dai cosacchi, insieme a tutta la Carnia e l'Alto Friuli (Operazione Ataman), che lo chiamarono Krasnodar (in onore di una loro città in terra madre), per poi tornare italiano e con il nome Cavazzo Carnico.

Il Comune di Cavazzo Carnico, colpito dal terremoto del 6 maggio 1976, è stato decorato con la Medaglia d'oro al Merito Civile.

Simboli

Lo stemma e il gonfalone del Comune di Cavazzo Carnico sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 2 maggio 1963.

Il gonfalone è un drappo di rosso.

Onorificenze

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

  • Domina il comune l'antica pieve di S. Stefano di Cesclans. Danneggiato dal sisma del 1976, l'edificio fu sottoposto a ricostruzione e in tale ambito anche a ricerche archeologiche, condotte dal dott. F. Piuzzi nel triennio 1993-96. Gli studi hanno evidenziato che “almeno sino al VII secolo, non si può parlare della Pieve di Cesclans”. L'edificazione della prima chiesa, definita “incastellata”, con torre campanaria massiccia, dovrebbe datarsi intorno al VIII-IX secolo. Ulteriori rimaneggiamenti furono eseguiti a cavallo tra il XV e il XVI secolo e nel 1777 l'edificio assunse la configurazione che oggi conosciamo.
  • Tra gli altri edifici di culto, da segnalare la settecentesca chiesa di San Daniele, che conserva al suo interno pregevoli arredi veneziani tra cui le pale secentesche realizzate da D. Tintoretto e F. Bassano. Interessanti gli affreschi del soffitto della navata, restaurati nel 1981 dalla Soprintendenza, raffiguranti la Resurrezione di Cristo, Madonna col bambino e i santi Antonio e Rocco, Abacuc condotto dall'angelo porta il cibo a Daniele nella fossa del leoni, eseguiti nel 1798 da C. Boldi di Tarcento.
  • Chiesetta di San Rocco; l'edificio, d'impianto cinquecentesco, custodisce un altare maggiore ligneo (sec. XVIII) attribuito a Gerolamo Comuzzo.

Architetture civili

  • La fortezza del monte Festa. Le opere di fortificazione del monte Festa, poste su uno sperone a quota 1 050 metri situato tra il lago di Cavazzo e la conca di Carnia, furono iniziate nel 1910 allo scopo di assicurare la difesa dei confini orientali da una eventuale invasione nemica (caposaldo del sistema difensivo denominato “Alto Tagliamento”). Tra il 30 ottobre ed il 7 novembre 1917, durante la Grande Guerra, il fuoco dei cannoni del forte contrastò efficacemente l'avanzata delle truppe austriache e tedesche, proteggendo la ritirata delle divisioni italiane dopo Caporetto e procurando consistenti perdite ai nemici soprattutto in prossimità dei ponti di Avons e Braulins ed alla confluenza dei fiumi Tagliamento e Fella.

Aree naturali

  • Il lago di Cavazzo è il più vasto lago naturale del Friuli-Venezia Giulia.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti

Lingue e dialetti

A Cavazzo Carnico, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua friulana. Ai sensi della Deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007. La lingua friulana che si parla a Cavazzo Carnico rientra fra le varianti appartenenti al friulano carnico.

Amministrazione

Altre informazioni amministrative

Il comune fa parte dell'associazione intercomunale Conca Tolmezzina costituita nel 2006 insieme ai comuni di Amaro, Tolmezzo e Verzegnis.

Note

Voci correlate

  • Comunità Montana della Carnia

Altri progetti

  • Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cavazzo Carnico
  • Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Cavazzo Carnico

Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su comune.cavazzocarnico.ud.it.
  • Cavazzo Carnico, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  • Cavazzo Càrnico, su sapere.it, De Agostini.
  • Associazione intercomunale Conca Tolmezzina, su concatolmezzina.it.

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